Come pescare i polpi

Come pescare i polpi.

Rispondere alla domanda come pescare i polpi non è una domanda alla quale si può rispondere in due righe, infatti i polpi possono essere pescati con diverse tecniche da riva barca e in apnea. In questo articolo cercheremo di spiegarvi i trucchi per pescare i polpi per tutte le varie tecniche di pesca di questo cefalopode.

Due parole sui polpi e il loro l’habitat per perfezionare la pesca ai polpi.

Il Polpo è un mollusco appartenente alla classe dei Cefalopodi con il corpo che forma un sacco rotondeggiante, alla base del quale sporge il capo, al cui centro si apre la bocca. Dalla testa si allargano 8 tentacoli, ricoperti di una doppia fila di ventose discoidali, che servono all’animale per fare presa sul fondo e per muoversi su di esso. I tentacoli, insieme all’incredibile mimetismo, sono le armi di difesa del Polpo, che oltre all’uomo, deve anche difendersi da diversi altri predoni marini, Bernie, Murene e Gronghi in testa.

Il polpo vive da pochi centimetri d’acqua fino a qualche decina di metri di profondità ed è facile incontrarlo su scogliere sommerse, specialmente dove la roccia si mescola alle alghe e alla sabbia, ma non disdegna nemmeno le distese fangose, le dighe frangiflutti e l’interno dei porti.

Dove pescare i polpi.

Quindi i migliori posti dove poter pescare i polpi sono le coste rocciose basse, dighe frangiflutti, massi a protezione dei porti e i fondali sabbiosi nelle vicinanze di questi luoghi.

Quando pescare i polpi.

Sicuramente il Polpo si cattura durante tutto l’anno, con una maggior frequenza di grossi esemplari nei mesi autunnali ed invernali. Le ore migliori per pescare i polpi sono le prime ore del mattino o del tramonto, quando i polpi sono più attivi.

Come pescare i polpi e l’attrezzature migliore.

Il polpo si possono pescare sia con esche naturali che con esche artificiali eging. L’attrezzatura per pescare i polpi da riva o barca può essere una semplice lenza costituita da nylon dal 0,50-0,70 o canne dedicate da eging. Si possono utilizzare per pescare i polpi le canne per lo spinning leggero, ma devono essere canne morbide per evitare di spezzare i tentacoli.

Mentre il mulinello per la pesca al polpo a eging ideali sono di misura 2500-4000 imbobinati con TRECCIATO del 0,08 0,12. Al trecciato si unisce del mono filo del 0,25. Bastano 60-100 cm di nylon meglio se fluorocarbon. Bisogna evitare di collegare l’artificiale con un moschettone. Questo può modificare l’assetto in acqua dell’egi. Molto meglio un semplice nodo direttamente all’artificiale.

I migliori artificiali per pescare i polpi variano molto in base alle marche ma in sintesi sono da preferire i colori verdi arancioni e rossi.

Le diverse tecniche per pescare i polpi.

I polpi per le loro carni molto prelibate sono da sempre ricercati per questo esistono diverse tecniche, da quelle più antiche come la pesca con le anfore a quelle più recenti con gli artificiali per la pesca ad eging. Si possono riassumere da riva con le polpare o la zampa di gallina o a eging, dalla barca con le anfore o nasse ma anche eging e polpare, o in apnea.

Come pescare i polpi da riva.

come anticipato prima da riva si può pescare da riva a eging polpara o la zampa di gallina.

Come pescare i polpi da riva a eging.

Per pescare i polpi a eging bisogna lanciare il nostro egi nella zona prescelta e lasciamolo affondare fino a fargli raggiungere il fondo. Bisogna lasciare che il nostro artificiale raggiunga il fondo dove troviamo proprio i polpi. Ci accorgeremo di averlo raggiunto il fondo quando la lenza smetterà di essere tirata dall’artificiale che affonda.

Il recupero dell’artificiale eging per pescare i polpi deve essere fatto a canna medio-alta e prevede un recupero continuo con piccole pause, si possono fare anche piccoli scatti con lievi colpetti del cimino della canna ma bisogna con le pause nel recupero lasciare che l’esca ritorni sul fondo. Dovremo mantenere sempre il filo in leggera tensione anche durante le pause di affondamento, perché spesso gli attacchi avvengono proprio in questa fase.

L’attacco del polpo viene avvertita come un peso e poche volte si sentono dei strattoni tipici dell’abboccata dei pesci, infatti è facile avere il dubbio di aver raccolto qualche alga o qualche busta. Non dovremo farci trovare impreparati, perché la presa della nostra preda può durare anche meno di un secondo, e una ferrata fulminea fa sicuramente la differenza. In questa tecnica vale la regola d’oro “nel dubbio ferra ! !”.

La ferrata è forse il momento più importante di questa tecnica di pesca e deve essere ben calibrata e misurata. I tentacoli del polpo non sono molto delicati come quelli di altri cefalopodi, ma sono frequenti gli attacchi multipli. Così, una ferrata ben misurata e non eccessiva, ci consentirà, in caso di errore, di avere ancora l’egi a portata del polpo che potrebbe regalarci una o più ulteriori occasioni.

Una ferrata corretta deve essere data dal polso, sfruttando il leggero colpo di frusta impresso alla canna. In caso di insuccesso faremo una piccola pausa in modo che l’artificiale raggiunga nuovamente il fondo, per poi riprendere il nostro recupero.

In caso di una ferrata con successo il recupero del polpo deve essere fatto senza strattoni, lento, continuo senza pause e a canna alta. Dobbiamo tener presente che le corone di aghi dei nostri egi sono prive di ardiglioni e quindi la preda potrebbe facilmente liberarsene se non manteniamo una costante tensione del filo.

Non dobbiamo dimenticare i polpi sono dotati di una forza straordinaria e se, quando allamati, riescono a fare presa su uno scoglio del fondale o ad intanarsi, le nostre possibilità di catturarli si riducono a zero. Al polpo può essere sufficiente anche un solo attimo di esitazione per veder svanire ogni possibilità di portare a riva la nostra preda.

Qualora alla ferrata ci capiti di sentire un grosso peso dall’altra parte e presumiamo che si sia attaccato un polpo dall’altro capo, dovremo subito forzare con la canna per sollevare il polpo dal fondale ed impedirgli così di intanarsi.

Come pescare i polpi da riva con la polpara.

Come pescare i polpi con la zampa di gallina.

Sicuramente molti giovani non sanno come pescare i polpi con la zampa di gallina e ignorano questa tecnica antica. Questa tecnica è molto economica e facile da praticare necessita di:

  • un pezzo di staccio in cotone bianco circa 20×20 Cm.
  • una o più zampe di gallina in modo da sostituirla in caso di necessita.
  • del nylon del 0,50-0,60.
  • una polpara.

La polpara da utilizzare può essere del tipo a saponetta con fermo per l’esca oppure tipo piombo a goccia con diversi ami fusi all’interno. Si inizia legando la polpara al nylon e a circa 50-60 cm si lega lo straccio dal centro. La zampa di gallina poi va fermata sul gancio della polpara se si utilizza il primo tipo oppure legata a 5 cm se si utilizza il secondo tipo.

Pescare i polpi con la zampa di gallina è possibile praticarla sia da riva che dalla barca. Se peschiamo dalla spiaggia la polpara da scegliere e quella col ferma esche che scivola facilmente sulla sabbia. l’azione di pesca consiste nel lanciare tutto l apparato in acqua a mano o con canna da pesca e recuperando lentamente con diverse soste. Con un pò di attenzione possiamo capire il momento che il polpo attacca la zampa e a quel punto dobbiamo recuperare senza dare la possibilità al polpo di intanarsi o aggrapparsi a qualche scoglio.

Pescando dalla scogliera e molto simile a quella della barca possiamo pescare con un azione verticale utilizzando la polpara del secondo tipo. Possiamo utilizzare una canna da pesca o a mano facciamo scendere la polpara in acqua muovendola su e giù aspettando l’attacco del polpo.